Attività fisica e carboidrati: quale nesso?

I carboidrati sono macronutrienti energetici prodotti autonomamente dagli organismi vegetali (autotrofi); d'altro canto, anche la sopravvivenza degli organismi animali dipende dalla disponibilità di queste molecole, in particolare del glucosio, che rappresenta il "CARBURANTE" dei tessuti corporei (compreso il sistema nervoso-SN).

 

Gli animali e l'uomo, non potendo ottemperare COMPLETAMENTE alle proprie necessità di glucosio tramite la neoglucogenesi (produzione di glucosio a partire da amminoacidi, acido lattico e glicerolo), devono procurarselo cibandosi di alimenti che contengono sufficienti quantità di carboidrati, quindi: cereali (cotti), legumi (cotti), tuberi (cotti), frutti, foglie e radici.

Il glucosio, derivante dai carboidrati alimentari e dalla neoglucogenesi, è essenziale per la respirazione cellulare dei tessuti, vediamo perché. Nella produzione di energia con l'utilizzo di ossigeno (metabolismo aerobico), i carboidrati (glucosio), come gli acidi grassi ed alcuni amminoacidi, vengono elaborati in Acetil-Coenzima A ed immessi nel ciclo di Krebs con l'obbiettivo di ricaricare i trasportatori NAD e FAD, poi impegnati nella fosforilazione ossidativa necessaria all'attivazione della pompa ATP-sintetasi. D'altro canto, il ciclo di Krebs costituisce un vero e proprio "anello perpetuo", la cui molecola di inizio e conclusione è rappresentata dall'OSSALACETATO; questo, legando l'Acetil-Coenzima A, determina l'avviamento del ciclo stesso e si rende ESSENZIALE al corretto funzionamento dell'intero sistema. Per quanto (a rigor di logica) il ciclo di Krebs si debba concludere con un'unità di ossalacetato, spesso queste molecole subiscono un deterioramento; è quindi ovvio che, inattivandosi, l'ossalacetato necessiti d'essere rimpiazzato. Ma in che modo?

 

I precursori dai quali è possibile ricavare l'ossalacetato sono:

-Piruvato - derivante dal glucosio

-Asparaginaacido aspartico - amminoacidi non essenziali

 

In condizioni basali, il ciclo può perpetuarsi tranquillamente attingendo indistintamente all'uno o all'altro precursore; d'altro canto, lo stesso non avviene durante l'attività fisica-motoria aerobica protratta. In questa situazione, vista e considerata la rapidità con la quale avviene la respirazione cellulare, la presenza o meno dell'ossalacetato può diventare un FATTORE LIMITANTE; per far sì che il meccanismo "NON si inceppi" è fondamentale garantire il cospetto del suo precursore PIU' FACILE e PIU' RAPIDO da utilizzare, ovvero il piruvato ottenuto dal glucosio (carboidrati). E' innegabile che anche l'asparagina o l'acido aspartico possano contribuire allo scopo, ma considerando la lentezza con la quale vengono impiegati e la loro scarsa presenza nella dieta (quindi nell'organismo), si può definire con certezza che il glucosio (ottenuto per mezzo dei carboidrati alimentari e/o per neoglucogenesi) costituisce una molecola energetica NECESSARIA all'attività fisica-motoria protratta e aerobica.

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