Come camminare bene senza commettere errori

«Camminare è assolutamente la migliore ginnastica che ci sia», assicura il professor Paolo Maraton Mossa, uno dei massimi specialisti di Chirurgia del piede in Italia. «È un’attività soft, adatta a tutti, gratuita e preferibile alla corsa che, saltello dopo saltello, rischia di danneggiare cartilagini e articolazioni».

Basterebbe una mezz’ora al giorno per garantirsi una lunga lista di benefici. Nell’immediato, l’umore migliora (si sprigionano le endorfine, le famose molecole antistress), il metabolismo accelera, la pressione cala e si riattiva la circolazione perché, come spiega il professor Mossa, «il movimento stimola la compressione dei cuscinetti venosi sotto la pianta del piede, aiutando il sangue a risalire verso il cuore e contrastando ristagni, gonfiori e vene varicose».

Nel lungo periodo, è un’assicurazione sulla vita: chi cammina abitualmente si ammala meno di diabete, depressione, Alzheimer, tumore (per seno, prostata e colon anche la prognosi è più favorevole), osteoporosi, infarto e ictus. 

 

1) Scegli le scarpe giuste. «Devono essere comode e di buona qualità, fabbricate con materie naturali, come pelle, cuoio o tela, cucite e non incollate», raccomanda Mossa. Scarpe così durano: è il caso di cambiarle dopo circa 800 chilometri. «Per tutti i giorni, il tacco ottimale è quattro-cinque centimetri. Scarpe troppo alte, indossate a lungo, alterano la postura e possono causare metatarsalgia, cioè dolore plantare; quelle a terra, come le ballerine o le sneakers “da basket”, potrebbero generare tendiniti. D’estate, meglio optare per i sandali chiusi davanti per scongiurare microtraumi all’avampiede. No a infradito (frequenti le distorsioni) e scarpe a punta (la contrattura delle dita rischia di produrre deformazioni, come l’alluce valgo). Alcuni modelli con suola “a gondola”, oscillante, aiutano a bruciare più calorie, ma sono controindicati agli anziani. Infine: acquistate le calzature di pomeriggio, quando i piedi sono più gonfi».

 

2) Vai scalzo, se possibile. Non c’è scarpa paragonabile al piede nudo. A casa o in spiaggia, approfitta per camminare come mamma ci ha fatto. «Occhio però a infezioni, come micosi e verruche, e ferite».

 

3) Cammina per casa. Il tempo è brutto? Vai su e giù per il corridoio, passa l’aspirapolvere, fai le scale: ogni scelta vale. «Ma rinunciate alle pattine! Sono deleterie dal punto di vista ortopedico», avverte il nostro specialista. «Un buon compromesso sono i calzini antiscivolo. A una certa età, però, bisogna indossare zoccoli o pantofole chiuse e avvolgenti».

 

4) Sterrato è meglio. Rispetto all’asfalto, un prato o un terreno accidentato obbliga il baricentro a regolarsi continuamente, esercitando la funzione dell’equilibrio.

 

5) Fai stretching. Se hai intenzione di affrontare un sentiero piuttosto impegnativo, per esempio in montagna, allunga la muscolatura per una decina di minuti prima di partire. «È una manovra che aiuta a sentire meno la fatica e previene gli strappi».

6) Trova il tuo passo. In generale, una buona andatura corrisponde a circa 100 passi al minuto. 

 

7) Controlla la postura. Ecco, in sintesi, la tecnica per camminare correttamente: tenere testa dritta e sguardo rivolto in avanti; collo e spalle rilassati; schiena verticale, non arcuata; braccia libere, che seguono il movimento delle gambe; addominali leggermente contratti; piede che scorre dal tallone alla punta.

 

8) Mai senz’acqua. Porta sempre con te una bottiglietta d’acqua naturale. «L’idratazione migliora l’omeostasi, cioè il benessere globale dell’organismo».

9) Attento alle slogature. Sai qual è il rimedio della nonna contro le storte? Un bendaggio imbevuto nell’albume d’uovo. Contro il gonfiore agisce il ghiaccio. Ma se il dolore è forte, ci vuole il Pronto soccorso.

 

10) Rilassa i piedi. Dopo lo sforzo, quel che davvero serve è un bel pediluvio.