Ginnastica, unico vero rimedio naturale contro l'osteoporosi

L’attività fisica entra a pieno titolo tra le terapie contro l'osteoporosi. Il movimento riduce i livelli di sclerostina, una proteina che impedisce la produzione di nuovo tessuto osseo. E aumenta il trofismo dello scheletro, cioè la resistenza ai traumi. 

 

 

Latte e latticini non servono per fornire calcio alle ossa?

I dati a disposizione sono controversi per quanto riguarda il possibile effetto di questi alimenti nella prevenzione delle fratture. In assoluto comunque, bisogna partire dal concetto che è necessario garantire un adeguato introito di calcio all’organismo. Inoltre, va sottolineato che molti studi dimostrano un maggiore assorbimento di questa sostanza, quando è contenuta negli alimenti». In attesa di ricerche definitive, si può fare il pieno del prezioso minerale consumando quotidianamente almeno tre porzioni di cavoli o verdure a foglia verde e tre mandorle. Ma, soprattutto, scegliendo un’acqua minerale ricca di calcio. Meglio comunque impostare la dieta con l’aiuto di un esperto ed eventualmente assumere un integratore.    

 

Anche la vitamina D aiuta il calcio introdotto con gli alimenti a fissarsi sulle ossa. Puoi assumerla attraverso la luce solare, se esponi viso, polso e mani per mezz’ora al giorno. Oppure ricorrendo a farmaci e integratori. Ma prima di prescriverla è necessario controllarne il livello nel sangue.

I farmaci antiosteoporosi (i più conosciuti sono i bisfosfonati) sono fondamentali, ma vanno bene solo in casi ben precisi.

 

Chi è più a rischio di osteoporosi?

In assoluto le donne in menopausa. Con il calo degli estrogeni ci può essere una perdita maggiore di tessuto osseo, soprattutto se ci sono dei casi di osteoporosi in famiglia. È a rischio anche chi ha preso il cortisone per oltre 6 mesi di fila, perché questi farmaci possono rendere più fragili le ossa. E chi soffre  di ipertiroidismo: se la tiroide lavora troppo impedisce alle cellule ossee di funzionare  bene. Oppure forme intestinali croniche come il morbo di Crohn.