Cervicale infiammata: sintomi e rimedi

La cervicalgia è uno dei disturbi più diffusi nel mondo occidentale: si tratta il più delle volte di un’infiammazione cervicale, che colpisce le vertebre superiori della colonna vertebrale, quelle che sostengono il collo e la testa. Si stima che colpisca in maniera prevalente le donne e rappresenta una delle più diffuse cause di disabilità nel mondo. Il dolore causa l’irrigidimento del collo e una forte diminuzione nelle capacità di movimento. Tende inoltre a irradiarsi alle spalle e alle braccia, e a essere accompagnata da altri sintomi quali mal di testa, vertigini, nausea e disturbi sensoriali. Può essere causata da svariati fattori come lo stress, l’ansia, lo scarso esercizio fisico, le posture errate, ma anche da traumi derivati da incidenti automobilistici (colpo di frusta) oppure da infortuni derivati dall’attività sportiva. Inquadrare cause e sintomi è molto importante per impostare un trattamento adeguato e facilitare la scomparsa del disturbo, che solitamente si risolve in modo spontaneo entro una settimana.

Una scarsa attività fisica determina una perdita di tono muscolare e, di conseguenza, predispone maggiormente a strappi muscolari, specie se si fanno movimenti bruschi o improvvisi.

La cervicale infiammata può essere anche il risultato di traumi di natura occasionale. Altro importante fattore di rischio è lo stress, che determina una tensione muscolare eccessiva e, similmente a quanto accade con le posture scorrette, rende più sensibile la regione ai traumi e alle reazioni infiammatorie.

 

Disturbi cervicali si possono verificare anche a causa della cosiddetta malocclusione: quando, cioè, le arcate dentali non si chiudono correttamente a bocca chiusa e causano tensioni e fastidi alla mandibola. Il dolore, da lì, si irradia fino al tratto cervicale e possono causare anche forti mal di testa.

 

Il dolore percepito può essere di entità variabile. Si tratta di un dolore costante, che può essere localizzato in zone diverse della colonna cervicale. Nella maggior parte dei casi, non dura più di qualche giorno e raramente supera la settimana, specie quando è di origine traumatica: regredisce spontaneamente, oppure con l’ausilio di farmaci da banco.

 

La prevenzione passa prima di tutto attraverso la conduzione di uno stile di vita sano: fare sport, o comunque mantenere un regime di esercizio fisico costante, aiuta a rafforzare e mantenere tonici i muscoli e le articolazioni del collo. Cercare di ridurre lo stress e i fattori che scatenano l’ansia, fonte di eccessive tensioni muscolari, può essere un ulteriore aiuto. Nel caso di eccessivo dolore sarà necessario ricorrere all'utilizzo di una certa dose di antinfiammatori (sotto consiglio del proprio medico).