Ginnastica posturale in bambini e adolescenti

La Ginnastica Posturale è spesso indicata  nel caso di bambini e adolescenti: insegna ad avere sempre coscienza del proprio corpo, controllare i movimenti e renderli sempre più precisi.

Si tratta di una vera e propria educazione, ciò che i ragazzi apprendono viene interiorizzato e diverrà un’abitudine sana e importante.

Spesso, le abitudini di vita legate alla società contemporanea possono portare i ragazzi a mantenere posizioni inadeguate e a svolgere scarsa attività fisica.Importante è il ruolo dei genitori, che più di tutti osservano e conoscono i propri figli e possono notare anche i difetti più lievi, come ad esempio una posizione sbagliata della schiena mentre siedono a fare i compiti, o un errato modo di camminare, magari sintomo di piedi piatti.

Una breve valutazione medico-diagnostica dello specialista sarà in grado di trovare le cause e rispondere alla problematica, valutarla e considerare sia l’utilizzo di presidi adeguati (come ad esempio plantari), sia la possibilità di intervenire con una ginnastica in grado di correggere il piccolo difetto: nei giovani spesso si riscontrano dei vizi di movimento o di postura, dati quindi da posizioni errate sia nelle posizioni statiche, sia nelle posizioni dinamiche. E’ importante intervenire al fine di prevenire l’insorgenza di future e ben più gravi patologie.

Sempre più adolescenti varcano la porta dei centri di personal training per fare del semplice movimento, per problemi posturali o per sovrappeso.

Muoversi è fondamentale, soprattutto per un essere umano in crescita e ricordiamo che il presupposto delle moderne scienze è che corpo e mente sono unità inseparabili e l’equilibrio dell’uno influenza quello dell’altro. Purtroppo però la realtà spesso è ben diversa e i genitori non riescono ad attivare i loro figli per svolgere attività fisica. A questo probabilmente contribuisce il fatto che fino a 15 anni fa c’erano più luoghi di ritrovo sicuri e affidabili, tra cui oratori, parchi, cortili, dove i genitori erano tranquilli di vedere i loro figli giocare a calcio, a pallavolo o altro con alla base del gran movimento fisico. Ora è tutto diverso: parchi sicuri non ce ne quasi sono più, oratori sempre meno, e in più l’avvento dell’informatica e dei videogiochi non ha sicuramente aiutato a stimolare i ragazzi nella completa gamma sensoriale. Di conseguenza i luoghi sicuri spesso diventano gli spazi che noi professionisti gestiamo. Se i genitori ci stanno offrendo fiducia dobbiamo rispondere con professionalità.

L’allenamento, secondo le linee guida ufficiali, deve coinvolgere i maggiori gruppi muscolari con un carico relativamente leggero che permetta di eseguire da una a tre serie per esercizio e ripetizioni comprese tra le 6 e le 15, per 2 o 3 giorni non consecutivi a settimana. Ogni esercizio deve essere supervisionato da un esperto per ragioni di sicurezza, soprattutto legate all’evoluzione posturale del giovane. Infatti praticare attività motoria seguiti da persone esperte e qualificate garantisce la continuità ed il raggiungimento di una condizione di benessere. Ovviamente, per non annoiare i ragazzi e stimolarli a continuare, soprattutto i più giovani, si consiglia di far loro eseguire esercizi “divertenti”, di propriocezione con la palla, esercizi calistenici, senza dimenticare l’esercizio cardiocircolatorio. In tutti questi aspetti tecnici è importante ricordare che è fondamentale instaurare un dialogo che permetta un maggior coinvolgimento e la possibilità di esprimere eventuali difficoltà che si presentano nel percorso motorio.