Postura corretta al lavoro

Il 70 per cento di tutte le patologie professionali denunciate in Italia è rappresentato da disturbi muscoloscheletrici. Dolori alla schiena, al collo, al ginocchio, ma anche a braccia e mani, sono, infatti, i principali problemi con cui si trovano a fare i conti i lavoratori, complici i gesti e le posture del corpo che si assumono ripetutamente sia al lavoro sia nel tempo libero.

L’assunzione di posture scorrette e l’esecuzione di gesti ripetitivi, senza le dovute precauzioni, possono causare disturbi da sovraccarico biomeccanico, che costituiscono una delle principali cause di assenza dal lavoro. 

  • 25 per cent:o i lavoratori europei che soffrono di mal di schiena, causato o peggiorato dal lavoro.
  • 62 per cento: i lavoratori dell’Unione europea che svolgono operazioni ripetitive con le mani o le braccia per un quarto dell’orario di lavoro.                    È importante evitare di assumere posizioni dannose e imparare a compiere una serie di azioni in modo corretto. 

Alla scrivania: usare una sedia con sedile e schienale regolabili, cercando di mantenere i gomiti sul tavolo ad angolo retto, le ginocchia ad angolo retto con i piedi ben posati sul pavimento o su un poggiapiedi, e la schiena appoggiata allo schienale. Evitare di mantenere una postura fissa, ma muoversi spesso. 

Per mantenere la schiena in buona salute occorre rilassare, stirare e rinforzare alcuni gruppi muscolari.

Obiettivo raggiungibile con un esercizio oculato e adottando alcune precauzioni:

eseguire il rilassamento prima degli altri esercizi o quando collo e schiena sono molto affaticati. Rinforzare alcuni muscoli, in particolare quelli che costituiscono il core, permette di alleviare il carico di lavoro della schiena. Il core è una sorta di corsetto naturale (vedi illustrazione sotto), costituito da muscoli profondi che proteggono e sostengono la colonna vertebrale.