Gnatologia e Posturologia

La Gnatologia studia le funzioni della bocca (masticazione, deglutizione, fonatoria, posturale) verificando i corretti rapporti tra i mascellari, denti, articolazioni temporo-mandibolari e la funzionalità dei muscoli masticatori.

La lingua è il punto di partenza dal quale si sviluppano la mandibola, l’osso mascellare e tutti i muscoli facciali e rappresenta il centro verso il quale vengono spinti i denti dalla pressione delle guance e delle labbra.

E’ importante allora che la sua posizione, sia a riposo che durante la deglutizione, sia mantenuta entro certi limiti fisiologici affinché si sviluppi un complesso osteo-muscolare armonico e si realizzino le normali funzioni della vita vegetativa (respirazione, deglutizione e inizio della digestione degli alimenti)  e di relazione.

Le ATM costituiscono due strutture in stretta relazione con un sistema complesso e interconnesso di ligamenti, ossa, muscoli, nervi, vasi sanguigni e linfatici. Esse rientrano in un sistema che collega la mandibola e l’osso mascellare alle ossa craniche, all’osso ioide (giroscopio del corpo), al complesso della faringe e della laringe, al sistema neuro-muscolare e legamentoso della lingua, denti, parodonto, guance, colonna vertebrale, scapole e torace. L’equilibrio della mandibola risulta dipendente dalla postura e in particolare dalla posizione linguale in avanti e dalla postura cervicale posteriormente.

L’occlusione dentale (il corretto contatto dei denti tra loro) è il risultato finale di una precisa guida propriocettiva dei muscoli di chiusura della mandibola e consente di raggiungere una chiusura senza pre contatti.  E’ un meccanismo preciso che deve essere continuamente rinforzato da ripetute stimolazioni, altrimenti la sua precisione si perde pian piano (importanza della masticazione bilaterale). Se ciò non accade si scombina tutto l’equilibrio posturale e si tramuta in una torsione del baricentro corporeo. La cattiva occlusione altera la funzione di tutti i muscoli del corpo con modifica dell’equilibrio corporeo determinante una disorganizzazione muscolare che crea delle tensioni strutturali in qualunque distretto del corpo con comparsa di dolori cervicali, mal di testa, dolori dorsali e/o lombari, ginocchia vare o valghe, piedi pronati o supinati o disarmonici.

 

Terapia dei disturbi cranio-cervico-mandibolari

La terapia dei disturbi cranio-cervico-mandibolari dopo un' accurata e approfondita analisi permette di curare i disturbi provocati da problemi muscolari, nervosi e articolari dell'articolazione temporo-mandibolari, che molto spesso provocano con grande sorpresa del paziente una sintomatologia satellite non localizzata: cefalea, dolori alla schiena, all'orecchio, acufeni, vertigini.

Prima di applicare un bite, che spesso è una terapia sintomatica, è opportuno seguire tutto un percorso anamnestico molto dettagliato per giungere alla diagnosi che individua le cause che hanno determinato il dolore.

L'impiego del bite non è da escludere, ed in alcuni casi ha anche una serie di conseguenze molto positive, ma il bite non va visto come una soluzione universale; molto frequentemente si applicano bite senza approfondite valutazioni e troppo spesso l'utilizzo del bite non è affiancato dai doverosi controlli periodici.

 

Postura

Si intende il mantenimento individuale del giusto assetto spaziale rispetto alla forza di gravità e all’ambiente esterno con il quale ci relazioniamo quotidianamente.

Per mantenere la giusta postura sia in statica che in dinamica è indispensabile una corretta interrelazione tra componenti biomeccaniche e neurologiche del corpo e l’ambiente esterno.

Molte ricerche, studi strumentali e clinici in campo biomeccanico hanno dimostrato che l’organizzazione funzionale del corpo si realizza secondo un sistema complesso, equifunzionale a risposta totale e calibrata.