Mal di piedi: colpa delle scarpe o della postura scorretta?

Il  mal di piedi viene spesso banalizzato, si aspetta che passi o al massimo, se è molto forte, ci si ferma e ci si mette a riposo per un po’.

 

Basta questo per risolvere il problema? Cosa si può fare nell’immediato se il dolore è molto forte? Qual è il tipo di scarpa giusto per prevenirlo?

Lo abbiamo chiesto a Sergio Lupo, specialista in Medicina dello Sport.

 

Qual è la causa più comune dei dolori ai piedi?

I sovraccarichi di qualunque genere. Possono essere sia posturali sia legati all’attività fisica o sportiva. Se parliamo di problemi posturali, possono essere le alterazioni del piede, l’utilizzo di scarpe sbagliate, o stare per molto tempo in piedi.

 

 

Ci sono sport che mettono più a rischio di altri?

No, molto dipende dalla situazione clinica del soggetto e dal tipo di allenamento. Sicuramente è molto rischioso fare una partita di calcetto a settimana o una partita a tennis senza allenarsi perché causa sovraccarichi, non solo sul piede, ma anche sulla schiena, sul cuore… Quando si fa uno sforzo, come nel caso dello sport, ci vuole sempre una preparazione fisica.

 

C’è un’età in cui si manifesta di più il dolore ai piedi, o no?

I problemi legati ai piedi dipendono, come già detto, dai sovraccarichi che possono agire su una struttura anche perfettamente sana. E’ ovvio che meno funzionali sono le strutture, più c’è il rischio che questo accada. La presenza di artrosi, la perdita di elasticità, l’invecchiamento delle strutture articolari mettono maggiormente a rischio il piede.

 

 

C’è un modo per evitare l’insorgere di problemi ai piedi?

Nessuna patologia può essere evitata con certezza. Ma si può fare prevenzione. In che modo? Ad esempio evitando l’uso di scarpe sportive che possono essere alla base di problemi legati alla postura e scatenare sindromi dolorose.

 

Perché le scarpe sportive non sono adatte alla vita di tutti i giorni?

Perché sono fatte solo per fare sport, attività dove ci si muove velocemente, si corre, si salta, mentre quando si cammina il movimento è molto lento. E c’è un appoggio al suolo di tutto il piede con cedimento della scarpa e un assetto posturale sbagliato perché questo tipo di scarpe non hanno il tacco giusto ed una adeguata “solidità”.

 

 

Qual è la scarpa ideale allora?

Prima di tutto deve avere un po’ di tacco: 2-3 centimetri per la scarpa da uomo, 4-5 centimetri per quello della donna. Le scarpe sportive invece non hanno tacco. Seconda caratteristica della scarpa sportiva: si piega nella parte laterale perché deve permettere i movimenti laterali, ma la scarpa ideale non dovrebbe farlo. La scarpa sportiva è instabile e questo è un danno gravissimo, perché altera il sistema deputato al controllo dell’equilibrio e della coordinazione, soprattutto nei giovani.

 

In genere se insorge un dolore al piede si tende a minimizzare. Giusto o sbagliato?

Sbagliato, perché qualunque infiammazione se non viene affrontata subito, peggiora. Il riposo non fa guarire, diminuisce solo il dolore. E’ necessario rivolgersi ad uno specialista che deve fare visita, diagnosi corretta e terapia.

 

 

Se si presenta dolore ad un piede cosa si può fare nell’immediato, prima di rivolgersi allo specialista?

Va bene utilizzare del ghiaccio perché, comunque, non fa male. Si può applicare la sera, ma è molto utile ripetere le applicazioni anche durante il giorno. E poi sospendere qualunque attività, anche il solo camminare, se il dolore è forte.

 

In caso di dolore si possono usare analgesici?

Con molta parsimonia. Non vanno utilizzati come risorsa ripetuta. Togliere il dolore significa aggravare la situazione, perché carichiamo di più sul piede, non abbiamo il campanello di allarme che ci dice di rivolgerci al medico e rischiamo che la situazione anatomica anomala o una patologia presente peggiorino.

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