
La dieta del guerriero è uno stile alimentare che è stato proposto, e promosso, più di 10 anni fa da Ori Hofmekler e Diana Holtzberg, autori del libro di presentazione “The Warrior Diet”.
Lo scopo principale che si propongono gli autori con questa dieta è quello di risvegliare nel nostro organismo l’istinto primordiale, detto anche “istinto del guerriero”, per innescare la cosiddetta “fornace biologica”, ossia il nostro metabolismo, e ritrovare forza e tonicità.
Quindi secondo l’autore seguire la dieta in questione è il passo fondamentale per risvegliare l’istinto del guerriero e, di conseguenza, controllare adeguatamente tre forze primordiali con cui esso si manifesta:
l’istinto di sopravvivenza e riproduzione;
l’istinto del cacciatore;
l’istinto del saprofago.
Il regime nutrizionale e lo stile di vita adeguato per regolare queste forze devono rispettare i cicli naturali del nostro metabolismo: il nostro corpo è “in ciclo continuo”, nel senso che è alla continua ricerca di uno stato di equilibrio tra quello che entra e quello che esce. La dieta del guerriero si basa su questa principio ed è costituita, come si legge nel libro di presentazione:
dall’alternanza tra periodi di sottoalimentazione e periodi di sovra-alimentazione, basati sul nostro istinto naturale a mangiare poco e mangiare molto.
La dieta del guerriero è piuttosto lontana dal modello della dieta mediterranea: lo stile alimentare che vanta il maggior numero di ricerche e revisioni scientifiche, che ne confermano la validità per promuovere il benessere del quotidiano e prevenire efficacemente le malattie cardiovascolari, metaboliche e tumori.
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