Karkadè: proprietà benefiche e controindicazioni

Il karkadè – infuso dalle note proprietà benefiche, cosmetiche e con alcune controindicazioni – viene preparato utilizzando i fiori di ibisco e chiamato “tè rosso”, “tè dell’Abissinia” e “tè di ibisco”. Per la preparazione dell’infuso, vengono essiccati i fiori di ibisco della pianta “Hibiscus Sabdariffa” appartenente alla famiglia delle Malvaceae. La tisana che ne deriva è di colore rosso intenso e ciò è dovuto all’elevata presenza di pigmenti naturali eantociani, di cui è ricca. Sono, però, molte altre le proprietà nutritive e terapeutiche, nonché i benefici che questa bevanda apporta alla salute dell’organismo.

Il karkadè contiene – come detto in precedenza – antociani e pigmenti naturali, ma non solo: è, infatti – fra le tante sostanze – ricco di fitosteroli, flavoinoidi, acido ascorbico, tannini, polifenoli, vitamine e sali minerali importanti. Questo infuso ha notevoli proprietà curative: è, infatti, un prezioso antisettico delle vie urinarie – utile in caso di infezioni, come la cistite – e un ottimo aiuto contro l’ipertensione e valido alleato della circolazione, in quanto il suo consumo aiuta a ridurre la pressione sanguigna e, di conseguenza, a contrastare l’insorgere di malattie cardiovascolari e a proteggere i vasi sanguigni. Bere questa tisana permette, poi, l’eliminazione delle scorie e delle tossine; stimola l’attività svolta dai reni, per merito delle proprietà diuretiche e permette una migliore digestione. Per chi soffre di stitichezza – oltre a bere molta acqua - il karkadè è un prezioso aiuto, dato che vanta proprietà lassative: ciò per merito della presenza di mucillagini, che aiutano la funzione dell’intestino. Pare, inoltre, che il karkadè abbia delle importanti proprietà antibatteriche, grazie agli estratti acquosi dei fiori di ibisco: in realtà, da questo punto di vista, sono ancora in corso degli studi che confermino la sua capacità di contrastare i batteri. La presenza di vitamina C e di mucillagini rende il karkadè utile contro mal di gola, influenza, tosse, raffreddore – per cui esistono diversi rimedi naturali e tisane -e tutti i tipi di infiammazioni delle mucose.

Il karkadè è utilizzato in alcuni Paesi per la preparazione ditrattamenti naturali e profumi ed è, inoltre, un valido aiuto per chi ha la pelle sensibile. Come? È possibile consumarlo come bevanda – per uso interno – ma anche come impacco: l’infuso di karkadè è, infatti, di aiuto per la pelle irritata e arrossata e vanta proprietà calmanti e lenitive. Per trarne beneficio, provate ad utilizzare impacchi di infuso di karkadè freddo. La presenza di flavonoidi e antociani rendono il karkadè utile in caso di fragilità capillare, varici e cellulite.

Non esistono particolari effetti collaterali legati al consumo di karkadè, ma occorre cautela in caso di gravidanza e durante l’allattamento. Data la sua capacità di contrastare l’ipertensione, poi, è opportuno fare attenzione in caso di pressione bassa. Per via delle sue proprietà lassative, si consiglia, inoltre, di non eccedere nelle dosi. Infine, non dimenticate di consultare il vostro medico curante, in presenza di allergie o in caso di assunzione di farmaci.

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