Come affrontare l'affaticamento ai polpacci?

Quante volte al dì ci lamentiamo? Un’infinità, e non sempre per un valido motivo.

Il dolore ai polpacci, in verità, costituisce una buona causa per cui dolersi dal momento che esso pregiudica gran parte delle nostre attività fisiche e quotidiane.

Il problema ha origine, il più delle volte, dall’eccessiva e scorretta attività fisica.

Durante l’esercizio, infatti, i muscoli si gonfiano e tendono a comprimere la tibia ed il perone (le ossa che si estendono dal ginocchio sino alla caviglia). Questa pressione irrita i muscoli, i tendini ed i legamenti, causando dolore lungo la parte interna ed esterna del polpaccio.

L’eccessivo affaticamento fisico non è l’unica causa che innesca la sindrome. Chi soffre di piedi piatti, ad esempio, è maggiormente soggetto a questo problema visto che i muscoli delle gambe sono costretti a lavorare duramente per sostenere l’arco del piede.

Tra le altre potenziali cause, ci sono le contusioni, distorsioni, problemi di circolazione, e strappi muscolari.

SOLUZIONI FAI DA TE

Il ghiaccio abbatte il gonfiore ed allevia il dolore. Utilizzate un impacco o un sacchetto di verdure surgelate e posizionatelo sul polpaccio per 20 minuti.

Per evitare di congelarsi, mettete un panno tra la borsa del ghiaccio e la pelle.

Se non disponete di un impacco di ghiaccio, potete sempre crearlo, sul momento, congelando dell’acqua in una tazzina e ponendo il cubetto ottenuto a diretto contatto con il polpaccio.

Se utilizzate questo metodo, ricordate di mantenere il ghiaccio sulla parte dolorante, per un periodo temporale inferiore ad otto minuti.

Altre soluzioni consistono nell’assunzione di sali minerali, integratori al potassio, calcio, magnesio; indossare calze elastiche gioca un ruolo importante, così come è fondamentale mantenere il peso sotto stretto controllo.

QUALCHE ESERCIZIO DISTENSIVO

Non appena il dolore si sarà attenuato, eseguite qualche piccolo esercizio di stretching che vi comporterà enormi giovamenti.

Distesi a terra, tendete la gamba e mantenete il ginocchio leggermente piegato. Quindi avvolgete l’asciugamano intorno alla pianta del piede e, mantenendo il ginocchio ancora piegato, afferratelo e poi tiratelo con le mani, delicatamente. Mantenete la posizione per 15 a 30 secondi, poi rilassatevi. Ripetete l’esercizio tre volte.

Sedetevi o sdraiatevi con le ginocchia leggermente piegate. Flettete il piede su e giù, dentro e fuori ed effettuate movimenti circolari. Ripetete ciascuno di questi movimenti per 10 volte.

Se preferite gli esercizi in piedi, appoggiate le mani contro il muro all’altezza degli occhi. Tenete dritta la schiena, talloni a terra, i polpacci leggermente inclinati in avanti. Appoggiatevi contro il muro fino a sentire il polpaccio estendersi. Mantenete la posizione per 15 o 30 secondi.

Ripetete lo stesso esercizio ma questa volta ponete una delle due gambe dietro l’altra. Mantenete la posizione per 15 o 30 secondi.

Un altro movimento semplice ed efficace consiste nel porre, in posizione eretta, una mano contro la parete o una sedia; quindi piegate il ginocchio della gamba compromessa ed afferrate la parte superiore del piede. Tirare le dita del piede per 15 o 30 secondi e ripetete l’operazione, tre volte.

Alzatevi sulla punta dei piedi e rimanete sospesi per cinque secondi, poi ritornate nella posizione iniziale con molta lentezza. Ripetete l’esercizio 10 volte ed eseguite altre due serie da 10.

In alternativa, camminate in maniera alternata sui talloni per 30 secondi e ripetete l’operazione per quattro volte.