Cervicale: la strategia vincente

Si avvicina l’autunno e si rifà vivo quel dolore al collo che avevi già avuto l’inverno scorso. «Non c’è niente di strano, questo è il momento in cui la cervicalgia si ripresenta con più insistenza», spiega il dottor Nicola Eugenio Arena, ortopedico del Centro Santa Maria della Pace, Fondazione don Carlo Gnocchi di Roma. Il motivo? «Il freddo e l’umidità favoriscono le contratture e gli irrigidimenti muscolari, cause frequenti del dolore cervicale soprattutto in chi soffre di problemi di postura o artrosi».

Questo problema, del resto, risparmia solo pochi fortunati, al punto che una persona su due ha a che fare con il disturbo ogni anno. «Se al cambiamento di stagione aggiungiamo il ritorno alle abitudini quotidiane, che il più delle volte non sono corrette, ecco spiegato il boom autunnale e invernale delle cervicalgie», aggiunge il dottor Filippo Camerota, fisiatra e dirigente medico del Policlinico Universitario Umberto I di Roma.

«Oltre agli eventuali traumi al collo subiti in passato, ci sono situazioni molto frequenti che aumentano il rischio di contratture: per esempio se telefoni tenendo la cornetta tra il collo e la spalla, tendi a incurvarti quando ti siedi davanti al pc o ruoti la testa in modo brusco quando fai retromarcia con l’auto», continua Camerota.

Quando il collo fa male puoi alleviare il dolore con il paracetamolo: «Per i primi 3-4 giorni, puoi assumerne 1 grammo, fino a 3 volte al giorno»,consiglia Arena. Ma nei casi più tenaci servono un antinfiammatorio, da prendere a stomaco pieno, e soprattutto un miorilassante per allentare la contrattura che ha scatenato il problema: «Va preso per 7-10 giorni, prima di andare a letto, perché agisce meglio sui muscoli che durante il sonno non lavorano».

Usa anche il calore per rilassare il collo: «Basta una sciarpa di lana o una borsa dell’acqua calda, da applicare in 2 cicli da 20 minuti, inframezzati da una pausa di altri 20 minuti», spiega Arena. Ricorda che restare immobili non serve, anzi è controproducente. «Fai questi esercizi un paio di volte al giorno: da sdraiata, ruota delicatamente la testa 5 volte verso sinistra e 5 a destra; poi ripeti spostando il capo in alto e in basso».

Meglio invece non praticare sport, evitare di sollevare pesi e rinunciare allo scooter, perché le vibrazioni trasmesse dalle braccia e dal casco sono deleterie. In un paio di settimane al massimo tornerai a posto, ma ricordati di correggere le abitudini sbagliate, soprattutto quelle legate alla cattiva postura.

Se le contratture dei muscoli innescano la cefalea non aspettare che diventi insopportabile: «Alle prime avvisaglie è importante intervenire con un antinfiammatorio che agisce rapidamente e blocca la crisi sul nascere», avverte Bussone.

Ma la vera arma contro questo sintomo collegato alla cervicalgia è la prevenzione: cerca di tenere a bada lo stress con delle tecniche di rilassamento e correggi la postura, sul luogo di lavoro come sul divano di casa. «Quando cammini, ma anche da seduta o nel sonno, fai in modo che lo sguardo sia sempre dritto davanti a te», suggerisce Camerota. «Se usi il tablet o lo smartphone, non incurvare troppo la testa, evitando di mantenere questa posizione a lungo. E in ufficio cambia posizione ogni mezz’ora: è sufficiente alzarsi dalla sedia anche solo per pochi secondi».

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