Quanto gravano sulla schiena i pesi emotivi ?

Una lettura psicosomatica del mal di schiena può aiutare a comprendere le cause più profonde del disagio. I dolori e le malattie che ci affliggono sono il modo che il nostro corpo ha per segnalarci una condizione di malessere. Questo vale ancor di più per il mal di schiena se ovviamente escludiamo patologie specifiche di ossa, muscoli o articolazioni.

Il nostro organismo reagisce agli stimoli esterni in due modi, liberando ENDORFINA che crea vasodilatazione, rilassamento, e benessere, oppure liberando ISTAMINA che crea invece vasocostrizione e stress. L’istamina si deposita sul sistema nervoso della colonna vertebrale intossica fasce muscolari e nervi creando TENSIONE.

La zona della schiena dove viene registrata la tensione, il malessere viene denominata Metamero ossia una linea immaginaria orizzontali che attraversa la colonna vertebrale. Quando le emozioni vengono trattenute e non vissute diventano materia e la materia si manifesta in contrattura, tensione e inestetismo.

Per questo motivo quindi la colonna vertebrale è uno strumento di comunicazione, un campanello d’allarme che comunica alla nostra mente, attraverso la tensione, quando c’è qualcosa che va contro a ciò che sentiamo veramente, e quindi ogni volta che soffochiamo le nostre emozioni, ci trasmette un messaggio, invitandoci a riflettere: cosa mi vuol comunicare il corpo attraverso il dolore che avverto?

Importante è ricordare che se non diamo retta ai primi segnali, un dolore più o meno forte, il segnale diventa poi più forte: il semplice dolore si aggrava trasformandosi in un disagio più importante: artrosi, ernia o una disfunzione organica.

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